Tassa sui rifiuti

La protesta: La spazzatura diminuisce, la TARI lievita

“Più puliti” e più tassati: gli italiani producono meno spazzatura, ma la tassa sui rifiuti continua a salire.
Tassa sui rifiuti

Il problema della produzione dei rifiuti, troppo alta se relazionata al numero di abitanti del territorio, è un problema che da molti anni ormai interessa il nostro Paese. Finalmente, le cose stanno cambiando: gli italiani hanno deciso di essere più puliti , cercando di stare attenti a cosa si compra e come si butta. In forte crescita, e questo non può che far piacere, è l’attenzione che gli italiani mostrano per raccolta differenziata: finalmente!
Bravi italiani! Per il vostro impegno riceverete un grande premio: un aumento della TARI. Si, in Italia funziona così: più ti comporti civilmente, rispettando le leggi e il prossimo, più lo Stato danneggia la tua economia. Nonostante i rifiuti prodotti sono diminuiti, le spese (tasse) per il loro smaltimento aumentano giorno dopo giorno. Ma, tranquilli, il Governo non se ne sta occupando. Certo, perché mentre le tasse aumentano e la crisi economica si trasforma, giorno dopo giorno,in vera e propria crisi di identità del popolo italiano, il Governo sembra restare indifferente, apportando quelle piccole modifiche al sistema dei tributi e delle tasse, che poco cambiano la situazione generale. I cittadini ricevono il cosiddetto “contentino”, invece di una manovra finanziaria di tutto rispetto, che risollevi le sorti del nostro Paese, sempre più povero.

TARI: +55% nel silenzio dei Comuni

La vecchia Tares, ora definita TARI,cioè la tassa da pagare per lo smaltimento dei rifiuti, è aumentata del 55%, in un lasso temporale davvero breve, dal 2010 al 2015. La TARI rientra nella categoria, o meglio, nella lista nera delle tasse più odiate dai cittadini, ma non dalle istituzioni: sono 3 miliardi gli “spiccioli” incassati con questa tassa, destinata ancora ad aumentare.
Una tassa sempre più alta e che non pesa allo stesso modo su tutti i cittadini: una tassa iniqua, che dipende da molteplici fattori, primo fra tutti il Comune di residenza. Secondo Confcommercio sono le attività commerciali ad aver subito il colpo più duro: le cifre che i proprietari di negozi, magari di grandi dimensioni, sono costretti a pagare, sono davvero incredibili, forse, assurde.

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Il peso della TARI si moltiplica, poi, grazie alla grande efficienza mostrata dalle Amministrazioni locali nel non saper gestire e rapportare al meglio fabbisogni e spese. Inoltre, secondo Confcommercio, la TARI sarà destinata ad aumentare nei prossimi anni, nonostante la spazzatura sia di meno. Un paradosso che sta facendo letteralmente infuriare un popolo, mal governato, mal tutelato, malridotto.
Il Governo resta indifferente, i Comuni in silenzio (magari forzato) e gli italiani pagano. Un attimo, c’è stato un errore: cancellate dalla vostra mente quanto letto fin’ora, c’è stato un malinteso: non abbiamo considerato il significato di TARI. Una sigla che è stata studiata a tavolino: “Tassa Assurda sui Rifiuti Inesistenti”. Quindi, tutto in regola.

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