Scalinata Trinità dei Monti

12 curiosità sulla scalinata di Trinità dei Monti

la scalinata di Trinità dei Monti
la scalinata di Trinità dei Monti
  1. La monumentale scalinata è composta da 136 gradini.
  2. Fu realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco de Sanctis (1673-1740).
  3. Nel 2007 un 24enne ubriaco alla guida di una Toyota Celica grigia ha percorso più o meno metà della scalinata di Trinità dei Monti.
  4. I re di Francia e i papi hanno discusso per più di un secolo su come dare accesso alle SS. Trinità dei Monti dal centro di Roma; ad un certo punto monsignor Elpidio Benedetti, inviato del cardinale Giulio Mazarin e proprietario di Villa del Vascello, mostrò a papa Alessandro VII un progetto che i francesi erano disposti a finanziare; aveva un solo inconveniente per il Papa, cioè prevedeva una grande statua equestre del re Luigi XIV. Solo dopo la morte di questo re i rapporti con la Francia migliorarono e nel 1717 fu indetto un concorso per un progetto adeguato della scalinata.
  5. In primavera ed estate viene addobbata splendidamente con molti fiori.
  6. Le linee curve della gradinata ricordano quelle del Porto di Ripetta di Alessandro Specchi.
  7. I costi furono sostenuti dalla Francia (una donazione era stata fatta nel 1655 da Etienne Gueffier, un nobile francese) e le colonnine e i globi all’inizio della scalinata furono decorati con i gigli dei re di Francia insieme all’aquila a scacchiera di Papa Innocenzo XIII, il papa regnante.
  8. Un aspetto che contribuisce alla bellezza dei gradini è che il loro asse non è perpendicolare alla facciata della chiesa; questa mancanza di simmetria totale conferisce loro una leggerezza che un approccio più tradizionale non avrebbe prodotto.
  9. Nel 1787 Goethe durante il suo soggiorno a Roma vide i lavori di preparazione per l’installazione dell’obelisco di fronte alla chiesa di Trinità dei Monti voluto dal papa Pio VI, e scrisse: «A Trinità dei Monti stanno scavando per gettare le basi del nuovo obelisco; lassù il terreno non è che materiale riportato dalle rovine dei giardini appartenuti a Lucullo e poi di proprietà dei Cesari.»
  10. Il progetto originario prevedeva diverse statue di santi francesi sulle balaustre; inoltre, in cima alla scalinata dovevano essere collocate due grandi statue raffiguranti il re Luigi XI e San Francesco di Paola; il progetto non fu mai portato a termine e probabilmente questa mancanza di simboli religiosi rese la scalinata così popolare tra gli stranieri che abitavano in Piazza di Spagna, molti dei quali non erano cattolici.
  11. Nel 1872 sulla scalinata si tosavano i cani. Un cronista di Harper’s Weekl, girando per il centro di Roma, si imbatté in una straordinaria scena proprio sulla scalinata di Trinità dei Monti: un’anziana signora intenta a tosare cani (tutti con le zampe debitamente legate per evitare ribellioni) con un paio di forbicine.
  12. La scalinata subì un restauro nel 1995 e un nuovo restauro terminato il 21 settembre 2016 grazie al contributo della casa di moda Bulgari.
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