sicurezza a Roma

La mancanza di sicurezza a Roma e i pericoli per i giovani

La città di Roma negli ultimi anni sta attraversando un brutto momento e non solo per vivibilità in senso ambientale con buche per le strade, spazzatura non raccolta e vicissitudini di carattere amministrativo, ma anche per un’escalation di violenza che ha messo a grave rischio l’incolumità dei giovani.

Nella Città Eterna c’è dunque un problema sicurezza, e anche per le forze dell’ordine. A lanciare questo inquietante allarme, è stato l’ex vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle.

Il monito è il risultato della tragedia che si è compiuta con la morte di un poliziotto che aveva invano tentato di smascherare dei giovani americani che erano intenti a spacciare droga e che hanno sparato all’agente durante una colluttazione.

Il pensiero dei politici italiani

Luigi Di Maio che al momento della recente tragedia di Roma era vice-presidente del consiglio dei ministri del governo Conte, sul tragico epilogo ha rivolto il suo pensiero a poliziotto Mario denunciando che il modo brutale con cui l’hanno tolto alla sua famiglia, deve far riflettere le autorità di governo e di polizia affinché vengano presi dei provvedimenti drastici per scongiurare una preoccupante  escalation che oltre a minare la sicurezza dei giovani è un biglietto da visita non certo gratificante per una città storica come Roma.

Il primo ministro tra l’altro ha invitato i vertici della sicurezza ad andare oltre i sistemi tradizionali di monitoraggio delle strade specie nelle ore notturne e di installare più impianti di videosorveglianza nelle strade. Oggi infatti molti reati vengono scoperti solo tramite apparecchiature a circuito chiuso di banche ed altri uffici pubblici.

Un software spia potrebbe ad esempio risultare utile non solo per le forze dell’ordine per monitorare i cellulari di alcuni noti delinquenti ma anche per i genitori di giovani che per le strade di Roma camminano sia di notte che di giorno e che non devono correre alcun rischio, specie se si tratta di adolescenti.

Lo sdegno della società civile e la ricerca di soluzioni

Da come si evince dalla dichiarazione del leader del Movimento 5 Stelle (oggi ministro degli esteri dopo il rimpasto di governo), la situazione è davvero preoccupante e bisogna intervenire drasticamente soprattutto perché non si tratta del primo caso.

Infatti, il sabato notte del 5 febbraio di quest’anno una giovane promessa del nuoto nazionale tale Manuel Bortuzzo di 19 anni è rimasto ferito a causa di colpi di pistola e che anche se oggi sta bene non potrà più tornare a camminare in quanto vittima di una grave lesione al midollo spinale. 

Il ragazzo originario della zona di Treviso, si era fermato a comprare delle sigarette presso un distributore automatico quando due persone a bordo di uno scooter lo hanno (probabilmente per un clamoroso scambio di persona) colpito con una pistola.

Quando la Polizia è intervenuta sul luogo dell’accaduto, e precisamente in piazza Eschilo, Bortuzzo era esanime al suolo e perdeva molto sangue. La pallottola, si infilata e rimasta ferma (integra) nella parte destra del suo corpo in corrispondenza dell’undicesima vertebra.

A margine di questa accurata descrizione di due tragici fatti di sangue che si sono succeduti in pochi mesi nella città di Roma e che hanno difatti aperto un dibattito molto acceso tra cittadini increduli, politici e intellettuali, la sicurezza della capitale è effettivamente un problema e tutti indistintamente chiedono in tal senso interventi drastici da parte delle autorità preposte.

Il software mSpy e la sua geolocalizzazione GPS

Per far fronte a questa inaudita sequela di violenza che ha scosso l’opinione pubblica della capitale ma anche di altre città italiane e di tantissimi turisti stranieri, occorrono rimedi straordinari ed efficaci che tra l’altro sono abbastanza semplici. 

Infatti i genitori di questi giovani locali o di turisti stranieri che si recano nella capitale per rivivere l’epopea d’oro delle vacanze romane o della dolce vita, possono optare per il software mSpy.

Nello specifico si tratta di un’app per spiare i telefoni cellulari e soprattutto di geolocalizzarli. Questa funzione è infatti ideale per i suddetti genitori per monitorare 24 ore su 24 i loro figli, e conoscere tramite il GPS del dispositivo che posseggono i movimenti e sapere anche con chi parlano. Inoltre grazie a questo software specifico per spiare da remoto un telefono cellulare possono anche sapere con quali soggetti utilizzano la messaggistica di WhatsApp e scoprire se si recano in zone malfamate della città di Roma per l’acquisto magari di qualche grammo di stupefacenti.

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